Corso di storia della scienza: Kilby 1923

L’uomo che mise l’elettronica su un pezzetto di silicio
Nel mondo di oggi, ogni smartphone, computer, elettrodomestico o automobile contiene uno o più microchip. Quella minuscola piastrina di silicio, invisibile a occhio nudo, è la mente dei nostri dispositivi. Ma chi l’ha inventata? Tutto iniziò nel 1958, quando un ingegnere taciturno della Texas Instruments, di nome Jack Kilby, diede vita al primo circuito integrato della storia.
Kilby era nato nel Missouri nel 1923. Dopo la laurea in ingegneria elettrica e il servizio durante la Seconda Guerra Mondiale, iniziò a lavorare su uno dei problemi cruciali della tecnologia elettronica dell’epoca: la miniaturizzazione dei circuiti. Le radio, i radar e i primi calcolatori funzionavano con componenti separati (resistenze, condensatori, transistor), collegati tra loro a mano. Questo rendeva i dispositivi ingombranti, lenti da costruire e soggetti a errori.
Nel pieno dell’estate del 1958, mentre molti colleghi erano in ferie, Kilby restò solo nei laboratori della TI e riuscì a scolpire un intero circuito elettronico su un singolo blocco di germanio, un prototipo lungo pochi millimetri. Quel circuito poteva eseguire una funzione elettrica completa, senza fili, senza saldature. Era nato il circuito integrato.
Quasi contemporaneamente, un altro grande innovatore, Robert Noyce (che poi fonderà Intel), sviluppò una versione migliorata del microchip usando il silicio. Ne seguì una battaglia legale, ma alla fine entrambi furono riconosciuti come co-inventori: Kilby per l’idea e il primo prototipo, Noyce per il processo industriale che ne permise la produzione su larga scala.
🏆 Riconoscimenti
- Nel 2000, Kilby ricevette il Premio Nobel per la Fisica per l'invenzione del circuito integrato.
- È considerato uno dei padri della rivoluzione digitale.
- Il suo lavoro ha aperto la strada a quattro generazioni di innovazioni, dal computer personale all’intelligenza artificiale.
📌 Curiosità
- Kilby lavorò anche a una stampante termica e alla prima calcolatrice portatile, la TI-2500 "Datamath".
- Non brevettò mai nulla con l’intenzione di arricchirsi: per lui, l’ingegneria era una forma di servizio.
- Era noto per il suo carattere umile, lontano dai riflettori.
💬 La sua eredità
Oggi, ogni volta che premiamo un tasto sul telefono o calcoliamo con una calcolatrice, c’è un po’ di Kilby in quell’azione. Ha portato il mondo elettronico dalle stanze piene di valvole al cuore miniaturizzato di ogni oggetto smart.
Ha dimostrato che l’eleganza della tecnologia è spesso nascosta nelle soluzioni più compatte.
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