Corso di storia della scienza: 3 Primo Millennio
Il primo millennio dell’era cristiana fu un’epoca di straordinari scambi culturali, in cui i progressi scientifici e tecnologici non furono confinati a una sola area geografica, ma si diffusero attraverso reti di comunicazione che univano l’Europa, il Medio Oriente e l’Asia. In questo periodo, studiosi arabi, persiani e cinesi furono protagonisti di un’accelerazione del sapere, capace di coniugare la tradizione antica con nuove invenzioni. L’Occidente medievale, in seguito, avrebbe beneficiato in modo decisivo di questo patrimonio.
Astronomia araba e persiana: il cielo come codice matematico
L’astronomia costituì una delle discipline più coltivate nel mondo islamico. Gli studiosi arabi e persiani si dedicarono alla traduzione e al commento delle opere tolemaiche, ma andarono oltre la semplice ricezione. Attraverso osservazioni sistematiche e strumenti raffinati, perfezionarono le tabelle astronomiche (zij), che servivano non solo per la ricerca teorica ma anche per esigenze pratiche, come il calcolo del tempo e la determinazione della direzione della Mecca (qibla)1.
La costruzione di osservatori, come quello di Baghdad o di Maragha, consentì di migliorare la precisione delle misure e di elaborare modelli matematici che prefiguravano alcune revisioni poi compiute in epoca copernicana2.
L’algoritmo di Al-Khwarizmi: nascita dell’algebra e della notazione decimale
Tra le figure più influenti della matematica medievale, spicca Muhammad ibn Musa al-Khwarizmi (IX sec.). Nel suo trattato Al-Kitab al-Mukhtasar fi Hisab al-Jabr wal-Muqabala (825 ca.), introdusse sistematicamente l’algebra come disciplina autonoma, distinta dall’aritmetica e dalla geometria3.
Oltre a proporre metodi di risoluzione per equazioni lineari e quadratiche, Al-Khwarizmi contribuì alla diffusione delle cifre indiane e del sistema decimale posizionale, che avrebbero soppiantato progressivamente i numeri romani in Europa. Non a caso, il suo nome diede origine al termine “algoritmo”, a indicare procedure di calcolo che ancora oggi fondano l’informatica contemporanea4.
Tecnologia cinese: innovazioni tra X e XI secolo
Parallelamente, la Cina sviluppò alcune delle invenzioni più influenti della storia mondiale. La polvere da sparo, scoperta nel X secolo a scopi alchemici, rivoluzionò successivamente la guerra e la geopolitica5. La bussola magnetica rese più sicura la navigazione marittima, aprendo nuove rotte commerciali e stimolando le esplorazioni.
L’arte della stampa a caratteri mobili, perfezionata sotto la dinastia Song, favorì la diffusione dei testi e anticipò di secoli l’invenzione di Gutenberg in Europa. Anche la carta moneta e la porcellana furono innovazioni che ebbero un impatto profondo non solo sul commercio, ma anche sull’immaginario culturale e artistico globale6.
Medicina araba e persiana: tra tradizione e innovazione
La scienza medica nel mondo islamico si sviluppò in un costante dialogo con le fonti greche, indiane e persiane. Figure come Avicenna (Ibn Sina), autore del Canone della medicina, elaborarono sintesi enciclopediche che sarebbero rimaste testi di riferimento nelle università europee fino al XVII secolo7.
Accanto alla teoria, la pratica medica si arricchì di nuovi strumenti diagnostici, progressi nella farmacologia e attenzione per l’igiene. Gli ospedali (bimaristan) sorti in città come Baghdad o Damasco costituivano istituzioni avanzate, che univano assistenza sanitaria e ricerca scientifica8.
Navigazione e mobilità dei saperi
Il perfezionamento delle tecniche di navigazione nel Mediterraneo, nell’Oceano Indiano e nel Mar Cinese Meridionale rese possibile un più intenso scambio di beni e conoscenze. Le rotte marittime collegavano mondi lontani: spezie, tessuti e porcellane viaggiavano insieme a idee matematiche, testi filosofici e strumenti scientifici9.
In questo senso, il primo millennio non fu un’epoca di chiusura, ma di globalizzazione culturale ante litteram, in cui i progressi tecnologici e scientifici si intrecciavano con la mobilità di mercanti, pellegrini e studiosi.
Conclusione
Le conquiste del primo millennio in campo scientifico e tecnologico furono frutto di una rete di civiltà interconnesse, capaci di preservare, trasformare e trasmettere i saperi antichi. L’astronomia arabo-persiana, l’algebra di Al-Khwarizmi, le innovazioni cinesi e la medicina islamica non solo arricchirono i loro contesti originari, ma prepararono la via al Rinascimento europeo e alla nascita della scienza moderna.
Note
E. S. Kennedy, Studies in the Islamic Exact Sciences, American University of Beirut, 1983, pp. 45-67.
G. Saliba, Islamic Science and the Making of the European Renaissance, MIT Press, 2007, pp. 112-130.
J. Sesiano, Islamic Mathematics, Edinburgh University Press, 1999, pp. 55-74.
V. Katz, A History of Mathematics, Addison-Wesley, 2009, pp. 258-265.
J. Needham, Science and Civilisation in China, Cambridge University Press, vol. 5, 1986, pp. 112-147.
T. H. Barrett, The Woman Who Discovered Printing, Yale University Press, 2008, pp. 33-52.
D. Jacquart – F. Micheau, La medicina araba e l’Occidente medievale, Laterza, Bari, 1996, pp. 21-46.
P. E. Pormann – E. Savage-Smith, Medicina araba, Il Mulino, Bologna, 2011, pp. 89-110.
K. N. Chaudhuri, Trade and Civilisation in the Indian Ocean, Cambridge University Press, 1985, pp. 98-120.
Bibliografia essenziale
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Barrett, T. H., The Woman Who Discovered Printing, Yale University Press, 2008.
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Chaudhuri, K. N., Trade and Civilisation in the Indian Ocean, Cambridge University Press, 1985.
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Jacquart, D. – Micheau, F., La medicina araba e l’Occidente medievale, Laterza, Bari, 1996.
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Kennedy, E. S., Studies in the Islamic Exact Sciences, American University of Beirut, 1983.
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Needham, J., Science and Civilisation in China, Cambridge University Press, 1986.
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Pormann, P. E. – Savage-Smith, E., Medicina araba, Il Mulino, 2011.
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Saliba, G., Islamic Science and the Making of the European Renaissance, MIT Press, 2007.
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Sesiano, J., Islamic Mathematics, Edinburgh University Press, 1999.

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