Corso di storia della scienza: 10 Il settecento

Settecento: dai fenomeni naturali alla classificazione della vita

Il Settecento rappresenta un periodo di consolidamento e sistematizzazione del sapere scientifico, caratterizzato dall’affermazione della chimica moderna, dallo studio dei fenomeni fisici, dalla nascita della fisica termica e dal progresso nella classificazione biologica. Questo secolo prepara le basi concettuali per la Rivoluzione industriale e per le scoperte scientifiche dell’Ottocento.

1. Chimica e conservazione della massa

Il chimico francese Antoine Lavoisier (1743–1794) formulò nel 1785 la legge di conservazione della massa¹, affermando che la quantità totale di materia in una reazione chimica resta invariata, indipendentemente dai cambiamenti fisici o chimici dei componenti. Questo principio pose fine alle teorie della “trasmutazione” degli elementi e segnò l’inizio della chimica moderna, introducendo un approccio quantitativo e sperimentale rigoroso.

Parallelamente, James Joule (1818–1889), sebbene attivo pienamente nel XIX secolo, avviò nei suoi primi esperimenti la quantificazione del lavoro meccanico e del calore², anticipando il concetto di conservazione dell’energia, principio fondamentale della fisica moderna.

2. Luce, elettricità e magnetismo

Nel XVIII secolo, la fisica della luce e dell’elettricità conobbe notevoli sviluppi. Isaac Newton, già nel secolo precedente, avanzò la teoria corpuscolare della luce³, proponendo che fosse composta da particelle (corpuscoli) in grado di spiegare fenomeni di riflessione e rifrazione.

Nello stesso periodo, gli studi sull’elettricità e il magnetismo progredirono grazie a Benjamin Franklin (1706–1790), che condusse esperimenti sulle scariche elettriche e introdusse i concetti di “carica positiva” e “carica negativa”⁴. Parallelamente, Charles-Augustin de Coulomb (1736–1806) formulò la legge di Coulomb, descrivendo la forza elettrostatica tra due cariche puntiformi⁵, mentre Alessandro Volta (1745–1827) inventò la pila voltaica, primo generatore stabile di corrente elettrica⁶. Queste scoperte gettarono le basi dell’elettrofisica e delle applicazioni tecnologiche successive.

3. Biologia e tassonomia

Il botanico svedese Carl Linnaeus (1707–1778) rivoluzionò la classificazione biologica pubblicando nel 1735 Systema Naturae⁷, introducendo un sistema gerarchico di classificazione basato su caratteristiche morfologiche delle piante e degli animali. Questo metodo scientifico di catalogazione permise di creare un linguaggio universale per la biologia e facilitò lo studio comparativo della biodiversità.

4. Termodinamica e macchine

Il Settecento vide anche i primi studi sistematici sui fenomeni termici. Sadi Carnot (1796–1832), sebbene operante alla fine del secolo, elaborò il concetto di macchina termica⁸, anticipando la formulazione della termodinamica. Egli analizzò il rendimento delle macchine a vapore e stabilì principi che avrebbero guidato la comprensione della conversione di energia e dell’efficienza dei sistemi meccanici.

5. Scoperta dell’ossigeno e chimica dei gas

Nel 1774, Joseph Priestley (1733–1804) isolò l’ossigeno⁹, dimostrando il ruolo essenziale di questo gas nella combustione e nella respirazione. Poco dopo, Carl Wilhelm Scheele (1742–1786) ottenne risultati analoghi indipendentemente⁹. Queste scoperte furono fondamentali per la chimica dei gas e per la comprensione dei processi chimici vitali.

6. Riflessioni critiche

Il Settecento consolidò un approccio scientifico fondato sull’osservazione, sulla sperimentazione e sulla quantificazione. La legge di conservazione della massa, le prime teorie sull’elettricità e la tassonomia sistematica dimostrano come il secolo abbia posto le basi metodologiche per la scienza moderna. L’interconnessione tra discipline differenti – chimica, fisica, biologia – mostra un crescente orientamento verso un sapere integrato e sistematico, preludio alle rivoluzioni industriale e scientifica dell’Ottocento.

Note

  1. Lavoisier, A. (1789). Traité élémentaire de chimie. Paris: Cuchet.

  2. Joule, J. P. (1843). On the Mechanical Equivalent of Heat. Philosophical Transactions of the Royal Society of London.

  3. Newton, I. (1704). Opticks. London: Royal Society.

  4. Franklin, B. (1751). Experiments and Observations on Electricity. London.

  5. Coulomb, C.-A. (1785). Théorie des machines simples. Paris.

  6. Volta, A. (1800). On the Electricity Excited by the Mere Contact of Conducting Substances. Philosophical Transactions of the Royal Society of London.

  7. Linnaeus, C. (1735). Systema Naturae. Leiden: Salvius.

  8. Carnot, S. (1824). Réflexions sur la puissance motrice du feu. Paris: Bachelier.

  9. Priestley, J. (1774). Experiments and Observations on Different Kinds of Air. London; Scheele, C. W. (1777). Chemical Treatise on Air and Fire.

Ecco la bibliografia completa relativa alle scoperte scientifiche e tecnologiche del Settecento citate nel tuo saggio:

Bibliografia

  • Lavoisier, Antoine (1785). Traité élémentaire de chimie. Paris: Cuchet.Joule, James Prescott (1843). On the Mechanical Equivalent of Heat. Philosophical Transactions of the Royal Society.
  • Newton, Isaac (1704). Opticks: or, A Treatise of the Reflexions, Refractions, Inflections and Colours of Light. London: Royal Society.
  • Franklin, Benjamin (1751). Experiments and Observations on Electricity. London: E. Cave.
  • Coulomb, Charles-Augustin de (1785). Mémoires sur l’électricité et le magnétisme. Paris: Imprimerie Royale.
  • Volta, Alessandro (1800). On the Electricity Excited by the Mere Contact of Conducting Substances of Different Kinds. Philosophical Transactions of the Royal Society.
  • Linnaeus, Carl (1735). Systema Naturae. Leiden: Laurentii Salvii.
  • Carnot, Sadi (1824). Réflexions sur la puissance motrice du feu et sur les machines propres à développer cette puissance. Paris: Bachelier.
  • Priestley, Joseph (1774). Experiments and Observations on Different Kinds of Air. London: J. Johnson.
  • Scheele, Carl Wilhelm (1777). Chemische Abhandlung von der Luft und dem Feuer. Uppsala: Academiae.

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